L’incontro si terrà martedì prossimo, 24 maggio 2016, nel pomeriggio (ore 16.00 / 19.00) nel teatro dell’oratorio della Parrocchia del Gradaro in Valletta Valsecchi (via Gradaro 42 – Mantova).
La sede dell’evento non è casuale. Si è voluto, infatti, collocare
l’evento in un quartiere che ha sempre dato un contributo “pesante” alla città in termini di housing sociale, nelle varie declinazioni in cui questo termine si esprime, che vanno dall’edilizia sociale vera e propria, al canone moderato, ai servizi alloggiativi protetti per anziani e disabili, allo studentato, al dormitorio.
I relatori sono di rilevanza nazionale e hanno maturato una importante esperienza sul campo:
Cristina Cazzola, milanese, ma anche mantovana di adozione, direttrice artistica dell’associazione Segni d’infanzia, introdurrà il tema presentando un’esperienza culturale recentemente sperimentata nello stesso quartiere: “What is home?“, progetto di ricerca fra cultura e innovazione sociale in collaborazione con il Museo Benaki di Athene, cofinanziato da Fondazione Cariplo area Cultura all’interno del progetto triennale EpiCentro Culturale diffuso Valletta Valsecchi.
Felice Scalvini, avvocato, assessore alle politiche per la famiglia, la Persona e la Sanità del comune di Brescia, già presidente della Fondazione Housing Sociale;
Romano Guerinoni, direttore generale di Milano Abitare e della Fondazione Welfare Ambrosiano;
Giordano Cavallari, direttore Caritas diocesana di Mantova;
Andrea Caprini, assessore al welfare del comune di Mantova;
Adriana Nepote, assessore all’università e ricerca, innovazione, coordinamento ufficio progettazione europea comune di Mantova;
Il titolo dell’evento “nuove strade per abitare” e la domanda iniziale “What is home?” esprimono con una certa efficacia qual’è lo scopo dell’incontro: riflettere su un tema, quello dell’housing sociale, su cui ancora oggi a Mantova non c’è una effettiva chiarezza. Lo stesso termine housing sociale comprende infatti una serie di azioni fra loro diversificate a cui partecipano soggetti diversi, troppo spesso scoordinati tra di loro e spesso motivati da interessi diversi. Con la conseguenza che non esiste un orizzonte univoco nell’orbita del pianeta casa e i vari enti che se ne occupano si trovano spesso a non sapere quali esperienze siano già state messe in campo, e quali di cui ci sia effettivamente bisogno.
In una città in cui interi quartieri deserti (Borgonuovo e Ponte Rosso, ancora oggi nei titoli delle cronache cittadine) fanno da sfondo a una domanda inevasa di edilizia popolare a canone sociale o moderato, e a una domanda non ben quantificata di alloggi a canone concordato, è opportuno che le istituzioni si interroghino su quali debbano essere le prossime mosse politiche per affrontare il problema con un orizzonte ben definito e una severità di metodo.
In un epoca che subisce le conseguenze di politiche demografiche che evidentemente non hanno saputo, o non hanno voluto affrontare le vere esigenze dei mantovani, si rende ancora più opportuna una sintesi tecnico/giuridica, ma anche politica, di quanto è opportuno oggi mettere in campo per promuovere la residenzialità cittadina. Soprattutto di fronte a strumenti messi a disposizione della regione che non riescono a essere affatto incisivi nella gestione della morosità incolpevole e della ridotta capacità di reddito delle famiglie.
E quindi questo incontro rappresenta l’occasione propizia affinché tutti i soggetti interessati possano dare il loro contributo, essenziale e determinante, allo sviluppo di una politica per la casa che sia veramente efficace. Per far fronte al bisogno di case a canoni accessibili, per proteggere i nuclei famigliari in situazione di difficoltà economica incolpevole, per promuovere la diffusione di contratti a canone concordato, per favorire politiche demografiche a vantaggio dei giovani e delle nuove coppie, per offrire soluzioni abitative protette ad anziani e disabili, per favorire la coesione sociale, la percezione di sicurezza e il commercio di vicinato soprattutto nei quartieri ad alta densità di popolazione anziana.
All’incontro ha garantito la presenza e il proprio intervento anche il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi.