Suggerimenti del Comitato Valsecchi al piano contenimento dei rumori

Suggerimenti e proposte al rapporto preliminare dl piano mobilita ciclistica (23.08.2013)

Oggetto: Piano per la Mobilità Ciclistica – “Verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale (V.A.S.) – deposito del rapporto preliminare”

Istanze del Comitato di Valletta Valsecchi.

Il sottoscritto avv. Giorgio Bassi (fotocopia carta di identità in allegato), in qualità di Presidente pro-tempore dell’Associazione denominata “Comitato di Valletta Valsecchi”

 

 

Considerato che:

–       il Comune di Mantova ha approvato in via definitiva il PGT con DGC n° 60 del 21/11/2012;

–       il PGT è stato pubblicato sul BURL n. 1 del 2 gennaio 2013 Serie Avvisi e Concorsi;

–       è ora intenzione del Comune di Mantova avviare la procedura per la stesura e la redazione del Piano della Mobilità Ciclistica.

 

Considerato inoltre che il Comitato, che rappresento, ha sempre contribuito attivamente alla formazione, stesura ed elaborazione dei documenti costituenti il PGT, depositando i seguenti documenti:

–       suggerimenti e proposte in data 03/02/2011, ai fini del prosieguo della stesura del PGT;

–       osservazioni in merito alla messa a disposizione del DdP e del RA del redigendo PGT nell’ambito della procedura di VAS in data 12/04/2012;

–       Osservazioni al PGT adottato (DCC n° 38 del 11/06//2012) in data 22/08/2012 con prot. n° 29457 (n° 50 dell’elenco).

 

Visto l’ “Avviso di avvio di deposito del rapporto preliminare” prot. n° 0028634 del 24/07/2013, con cui l’autorità competente avvisa che “chiunque ne abbia interesse può presentare suggerimenti e proposte (…)”, da presentarsi entro 30 giorni dal 24.07.2013;

 

Considerati in particolare i seguenti elaborati del PGT:

–       Relazione del Piano dei Servizi – PS0 relazione-2082;

–       Tavola PS3-2085 – Mobilità sostenibile;

–       Tavola PS5a-2087 – AREE D’ INFLUENZA DEI SERVIZI – Sistema formativo e del verde;

–       Rapporto preliminare al Piano della mobilità ciclistica del Comune di Mantova;

 

Dato atto che:

–       all’interno del quartiere esiste un percorso ciclopedonale che interessa unicamente le vie Volta, Allende, Grossi e un tratto in fregio a piazza Mozzarelli di collegamento tra le vie Allende e Grossi;

–       restano sprovviste di un percorso ciclopedonale le seguenti vie/strade: Diga Masetti, Ariosto, 8 Marzo, Scalarini, Luzio, Goldoni, Mozart e Torelli, ovvero la maggior parte delle strade interne al quartiere.

 

Rilevato che:

–       la viabilità ciclistica, per essere efficace e invitante all’utilizzo, deve essere costituita da una RETE di PERCORSI CICLABILI SICURA per l’utente, che sfrutti il percorso più breve e che permetta un trasferimento veloce; la rete deve costituire una sorta di ragnatela che colleghi i punti nevralgici della città:

  • ospedali / case riposo / ..;
  • scuole;
  • stazioni ferroviaria e corriere;
  • centro città;
  • centri sportivi / ricreativi (es. parchi);
  • servizi pubblici importanti (anagrafe, servizi sociali, poste, … );
  • punto centrale di ogni quartiere, dal quale deve poi diramarsi una “sotto-ragnatela” locale dentro il quartiere per collegare i suoi punti nevralgici;

–       un buon percorso ciclabile deve assicurare sicurezza e protezione per l’utente debole (considerare utente anche i giovani adolescenti, individui con poca esperienza di traffico e codice della strada); ad oggi la sicurezza dei percorsi ciclabili di Mantova non è sufficiente, in particolare per gli utenti deboli;

–       La sicurezza deriva da:

  • continuità dei percorsi (quindi non segmenti separati da tratti di viabilità promiscua con le auto e incroci);
  • delimitazione chiara e univoca dei tracciati;
  • protezione con barriere nei punti di contatto / vicinanza con il traffico veicolare;
  • visibilità del percorso da parte degli automobilisti;
  • visibilità degli utenti che le percorrono;
  • spazi adeguati (larghezza) al flusso di traffico ciclabile (specie se d’uso promiscuo) per evitare incidenti tra ciclisti;
  • pochi attraversamenti della sede stradale (incroci) per rimanere sulle ciclabili o immettervisi;

–       le piste ciclopedonali esistenti sono insufficienti sia per i collegamenti interni al quartiere (percorso aperto), che per i collegamenti con il resto della città (unico punto di collegamento è con la ciclopedonale di viale Risorgimento),

–       la grande maggioranza degli interventi richiesti sono a costo “zero”;

–       che gli interventi “urbani” ritenuti “prioritari” nel rapporto preliminare (sottopasso di P.le Don Leoni e ponte ciclopedonale a Porto catena) sono discutibili in quanto:

  • eccessivamente oneroso e di discutibile realizzabilità il sottopasso di P.le Don Leoni.
  • di interesse meramente turistico il collegamento, tramite un ponte ciclopedonale, del percorso ciclopedonale in riva al lago di mezzo con il quartiere nuovo di “Zona Anconetta” (laddove C.so Garibaldi, Via Trieste e via Pomponazzo sono totalmente prive di percorsi ciclabili o ciclopedonali;

 

 

presenta istanza per la stesura e redazione del <Piano della Mobilità Ciclistica>, integrando e rinnovando le richieste e le proposte già avanzate con i documenti sopra citati, ovvero:

 

 

1)    Siano completati i tratti di ciclo-pedonale esistenti in quartiere (cfr. “esistenti” nella Tav. PS3-2085) e collegati tra di loro, al fine di consentire la fruizione in sicurezza (anche a minorenni nel tragitto casa – scuola);

 

A titolo esemplificativo la ciclopedonale “lilla” (Tav. PS3) esistente potrebbe essere chiusa interessando le seguenti vie/strade: da via Volta proseguire con il tratto terminale di Diga Masetti quindi per Via Ariosto, via Mozart, str. Diga Masetti e via Torelli (con senso di percorrenza inverso a Via Volta) fino a ricongiungersi con via Allende.

(estratto Tav. PS3 non in scala e relativa legenda)

Proposta di possibile tracciato per realizzazione “anello”:

 

Tenuto conto delle osservazioni emerse dal pubblico e delle indicazioni fornite dall’autorità competente in occasione dell’incontro del 25 giugno 2013 (anche in merito alla classificazione e definizione degli itinerari ciclabili) tale risultato potrebbe essere ottenuto a costo “zero” anche attraverso l’utilizzo di cycle strips con apposita ed evidente colorazione.

 

La connessione dei tratti monchi, spiegata al successivo punto 2), è individuata da frecce.

 

[Richiesta avanzata una prima volta in data 03/02/2011, nel documento consegnato ai fini del prosieguo della stesura del PGT.

Richiesta ribadita nel documento “Osservazioni al Piano di Governo del Territorio (PGT)” depositate in data 22/08/2012 tra l’adozione e l’approvazione del PGT, e mai recepita].

 

 

2)    Una volta congiunti tra di loro i percorsi ciclopedonali esistenti all’interno al quartiere, venga garantito il collegamento alla rete ciclopedonale della città intera, affinchè vi siano continuità e sicurezza di percorrenza.

 

Dall’esame della Tav. PS3 emerge che l’unica ciclopedonale esistente collegata con il quartiere è quella di Viale Risorgimento. Il collegamento avviene tuttavia attraverso un impianto semaforico inadeguato all’utilizzo in sicurezza in quanto non prevede un sistema di “chiamata” pedonale e/o ciclabile.

Lo stesso problema si ravvisa nel collegamento ciclopedonale (controllato semaforicamente) tra via Luzio e viale Te. Il sistema a chiamata ha infatti tempi talmente lunghi che disincentivano l’attesa e favoriscono l’attraversamento con il rosso in situazioni di estremo pericolo. Si noti che questo è l’unico accesso ciclopedonale di collegamento tra i quartiere di Valletta Valsecchi e Te Brunetti tra i quali tuttavia avviene un intenso e costante transito ciclopedonale favorito dall’esistenza di un’unica Unità Pastorale (U.P. Gradaro/San Luigi, parroco don Alberto Formigoni) e da tre anni di progetto di coesione sociale l”arco e le pietre”;

 

A questo riguardo si renderebbe opportuna anche la realizzazione di un percorso ciclabile in via Luzio, eventualmente (qualora dovessero essere ravvisate difficoltà oggettive) attraverso l’istituzione sulla via di una “strada a trenta km/h”;

 

Si auspica la realizzazione della ciclopedonale “in progetto o proposta” su Corso Garibaldi, al fine di collegare il quartiere con il centro città, ma soprattutto con la scuola secondaria di primo grado (“Maurizio Sacchi”), in cui confluiscono quasi tutti i ragazzini del quartiere (Cfr. Tav. PS5a-2087 – AREE D’ INFLUENZA DEI SERVIZI – Sistema formativo e del verde – riquadro “Scuole primarie e secondarie di 1° grado”).

 

Ci sono poi tre tratti di piste ciclopedonali monche, che dovrebbero connettersi con l’esterno del quartiere ed innestarsi su percorsi già previsti sin dal 2004:

  1. via Mozart nel tratto verso via Brennero deve congiungersi con il sottopasso per il Bosco Virgiliano. Il tracciato può essere ricavato sul largo marciapiede lato est con adeguata segnaletica orizzontale;
  2. via Allende deve congiungersi con l’Argine Maestro attraverso via Miglioli.
  3. via Ariosto deve congiungersi con l’Argine Maestro: la pista ciclopedonale potrebbe essere ricavata tracciando sul largo marciapiede, che la percorre per tutta lunghezza, il sedime della pista con adeguata segnaletica orizzontale e verticale. Sarebbe  altresì importante la rimozione di quegli ostacoli (cabine telefoniche, pali della luce, ecc.), che attualmente rendono difficilmente praticabile il marcipaiede stesso.

 

(Cfr. Proposta n° 7 contenuta nelle osservazioni in merito alla messa a disposizione del DdP e del RA del redigendo PGT nell’ambito della procedura di VAS, depositate in data 12/04/2012);

 

Dovrebbe essere previsto un percorso ciclopedonale anche in P.le Porta Cerese nell’area tra via Luzio e P.le Mozzarelli che consenta il collegamento tra la ciclabile Mantova – Cerese (attraverso il passaggio ciclopedonale via Luzio – v.le Te) e il centro città;

 

Le istanze suddette non sono state ad oggi recepite dall’Amministrazione Comunale, con grande rammarico dei residenti di Valletta.

 

Si auspica vivamente che ora, dopo due anni di richieste, trattandosi della stesura di un piano di dettaglio del PGT, che riguarda proprio il tema della mobilità lenta, le suddette istanze vengano finalmente accolte, in quanto pertinenti con il redigendo Piano della Mobilità Ciclistica, e ivi recepite nell’interesse della cittadinanza residente nel quartiere di Valletta Valsecchi.

 

Mantova, lì 23/08/2013

 

Con osservanza,

Presidente del Comitato di Valletta Valsecchi

(Avv. Giorgio Bassi)

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